La buona salute è la conditio sine qua non, è la condizione senza la quale l’intero edificio della felicità crolla miserabilmente. Essa infatti costituisce ciò che in un edificio è costituito dalle fondamenta. Tutte le componenti di un edifico possono essere importanti e consistenti quanto si vuole, ma se non si reggono su solide fondamenta sono destinate a crollare. Occorre dunque tenere presente, nel costruire e poi nel cercar di conservare la propria felicità, che la buona salute ne è la prima e la più indispensabile componente.
Meglio essere poveri, ma in buona salute, anziché ricchi e malati. Dunque la salute è più importante della ricchezza.
Meglio essere un cittadino qualsiasi, ma in buona salute, anziché essere colui al quale tutti obbediscono, ma ammalato. Dunque, la salute è più importante di qualsivoglia potere.
Meglio essere uno sconosciuto, ma in buona salute, anziché un uomo di fama mondiale, ma ammalato. Dunque la salute è più importante di qualsiasi grado di fama.
Se una persona qualunque ci “costringesse” ad ammalarci di ulcera, o di polmonite, o di epatite virale, o di alcoolismo, o di un’altra malattia, noi definiremmo “criminale” il suo comportamento. E lo definiremmo con la parola appropriata. E perché non usiamo la stessa parola per definire il nostro comportamento, quando con le nostre intemperanze, e gli abusi, e le sregolatezze, e le imprudenze costringiamo il nostro corpo ad ammalarsi delle stesse malattie? Perché? Noi non ci giudichiamo e non ci castighiamo mai. E invece dovremmo farlo: sarebbe intelligente e “salutare” il farlo. Ognuno di noi sa che quando si ammala un organo del nostro corpo, le funzioni di tutti gli altri ne risultano menomate e danneggiate. Tanto è vero che ci vediamo costretti a immobilizzare l’intero organismo, mettendoci a letto. In altri termini, “tutto” il nostro corpo non è in grado di essere normalmente attivo, se un suo organo non può compiere a sufficienza la propria funzione. Ebbene, il cervello è un organo del nostro corpo, e quindi anche la sua funzione risulta, in questi casi, “menomata” e “danneggiata”. E non di poco. Questa verità deve farci riflettere che ogni qualvolta non godiamo di buona salute non possiamo neppure usufruire di una normale attività mentale, e che un’ottimale attività cerebrale è “sempre” una conseguenza di un’ottimale condizione di salute. Ecco perché è stato giustamente detto:
E se questo concetto è giusto (e lo è) vuol dire che in un corpo umano malato anche la mente è malata.
Che cosa si può e si deve fare per mantenersi sempre in buona salute?
- Occorre anzitutto assumere la ferma e “operante” convinzione che prevenire è immensamente meglio che curare.
- Occorre far visitare da uno specialista l’intero organismo, in modo che si sappiano le sue condizioni in maniera esatta ed esauriente. (Tale visita generale va ripetuta, al massimo, ogni due anni).
- Occorre attuare accuratamente le sue prescrizioni e indicazioni.
- Occorre fare ogni giorno una passeggiata di due o tre chilometri, di buon passo e in mezzo al verde. (Non ci vuole più di mezz’ora). Oppure praticare sport.
- Occorre essere (tranne che in circostanze eccezionali) costantemente morigerati, prudenti, regolati e il più possibile sereni.
- Occorre definitivamente autoconvincersi che la buona salute è il bene materiale più prezioso, e che perciò non esiste al mondo nulla per cui valga sacrificarla.
- Alimentarsi in modo sano ed equilibrato. Per far ciò è utile leggere alcuni dei migliori libri che si occupano dell’argomento. Leggendoli, si viene a conoscenza di scoperte biologiche sorprendenti e tutte vere, cioè basate sulla realtà dei fatti. Ricorda:
Occorre riflettere che la mancanza di conoscenza è “sempre” causa di errori, e quindi d’infelicità. In definitiva, chi si tiene al corrente di quanto la scienza biologica viene man mano scoprendo, e si comporta di conseguenza, non solo vive più a lungo, ma vive molto meglio.
Noi leggiamo di continuo un po’ di tutto: giornali, riviste, libri… E questo va bene. Ma dobbiamo evitare di commettere l’imperdonabile omissione di non leggere mai qualche testo riguardante il nostro bene più prezioso: la salute. Potremmo pagarla cara.