Che cosa è il movimento? La definizione più completa è ritenuta quella che lo caratterizza come una tra le più importanti funzioni organiche dell’uomo. La vita dell’uomo si manifesta attraverso il movimento non solo quando ci spostiamo nello spazio (camminiamo, andiamo in bicicletta, corriamo ecc.), ma anche quando provvediamo ai nostri bisogni essenziali come il mangiare, il bere, l’andare in bagno. Spesso ci muoviamo anche nel sonno, e quando non lo facciamo il nostro battito cardiaco ed i nostri atti respiratori non conoscono stasi o interruzioni. Possiamo addirittura affermare che vi è movimento anche nel mantenimento di posizioni statiche che apparentemente non lo denotano. Quando siamo “fermi” in stazione eretta o seduti lo possiamo fare grazie a contrazioni statiche di alcuni nostri distretti muscolari che, per consentirci di mantenere quella posizione, esprimono una tensione sufficiente per opporsi alla forza di gravità.
Il benessere e la qualità della vita dell’uomo dipendono da diversi fattori e la corretta gestione delle attività di movimento è uno di questi, in quanto il nostro corpo è fatto per muoversi. Un buon equilibrio tra attività mentale ed attività fisica è una condizione essenziale per il benessere individuale. Dal punto di vista statistico, circa due terzi degli italiani conducono una vita sedentaria e molte problematiche che interessano gli adulti e gli anziani di oggi dipendono dalla ipocinesi (riduzione della capacità motoria ) o carenza di movimento. Gli effetti positivi del movimento su alcune parti del nostro corpo, sull’umore e sul cervello sono noti ormai da anni, e le ultime ricerche condotte in Italia ed in America ribadiscono e consigliano di effettuare una scelta di vita che tenga in grande considerazione l’attività fisica.
Tra gli effetti positivi di una attività motoria costante vi è quello sulle ossa: l’esercizio fisico svolge una importante azione preventiva ritardandone l’invecchiamento, ed aiuta a combattere l’osteoporosi rendendo il tessuto osseo più elastico e meno fragile; sulle articolazioni: mantiene in attività tutte quelle che ci servono per vivere (ginocchia, gomiti, caviglie, spalle ed anche) prevenendo e curandone l’artrite; sul cuore: negli individui attivi diminuisce il rischio di infarto e tutto l’apparato cardiocircolatorio funziona meglio. Effetti non meno importanti sono la prevenzione e la cura dell’ipertensione. Anche i nostri muscoli, grazie all’esercizio, possono mantenere una buona tonicità, e quindi sorreggerci e farci svolgere una vita senza eccessiva fatica, dolori o altro. L’eccesso di colesterolo e la presenza di diabete mellito sono due evenienze molto frequenti che possono essere prevenute anche con l’esercizio fisico. Al riguardo della prima, gli studi più recenti dimostrano come sia possibile aumentare il colesterolo “buono” ed eliminare quello più dannoso all’organismo insieme agli acidi grassi. Per l’eccesso di zuccheri nel sangue possiamo con tutta tranquillità affermare che coloro che denotano una patologia al riguardo e non dipendente dalla mancanza di insulina sono prevalentemente soggetti sedentari, quindi possiamo ritenere più che valida la correlazione tra presenza di diabete mellito e mancanza di movimento. Queste considerazioni ci inducono a considerare il movimento come una vera e propria medicina naturale e senza effetti collaterali.
Ma non possiamo ancora fermarci in quanto dobbiamo almeno spendere qualche parola sugli effetti positivi che l’esercizio fisico produce per l’umore di ciascuno e per le capacità intellettive. Il fatto di sentirci sempre in buona forma fisica, attivi e dunque pieni di vita contribuisce alla crescita della fiducia dei nostri mezzi e dunque della nostra autostima. È molto difficile trovare uno sportivo che soffra di crisi depressive, ma è vero il contrario. Chi fa sport e lo fa con piacere (in termini psicologici questa condizione è chiamata “motivazione intrinseca”) è quasi sempre allegro e disponibile all’interazione con gli altri.
L’attività fisica regolare, che non sia troppo intensa e saltuaria ma moderata, frutto di una scelta consapevole e di abitudini costanti, rappresenta oggi il modo più naturale, gratificante ed economico per mantenere lo stato di salute e di benessere di chi è sano e per prevenire molte situazioni di malessere. L’uomo di oggi infatti paga le conseguenze di una involuzione, determinata dalle sue stesse scoperte e conquiste, che lo hanno portato a ridurre la quantità di movimento, e questa situazione di ipocinesi è rinvenibile in differenti contesti. Gli studi sull’evoluzione del bambino dimostrano in modo inconfutabile che nell’età dello sviluppo le attività di movimento producono effetti positivi sull’intelligenza, sull’interazione sociale, sullo sviluppo del carattere e dell’affettività. Il movimento è dunque, per tutte le età, una grande funzione organica che consente all’uomo di crescere, mantenere un buono stato di salute, interagire con l’ambiente. Questa consapevolezza ci induce a coltivarlo ed a considerarlo importante ed indispensabile in tutti i momenti della nostra vita.